
giusta per le opere che essa compie
La sapienza
compie opere.
La sapienza
è attiva,
risponde
alle domande di senso,
alle domande di sempre
con azioni concrete:
suona e balla,
canta e si duole.
Mangia e beve,
non mangia e non beve.
La sapienza
opera nel quotidiano di ogni uomo:
ad ogni uomo
la responsabilità
di una risposta d'amore,
di condivisione,
di integrazione,
di incisione:
accetto
la irriducibile diversità dell'altro?
Gusto l'ordinario
come gustosa
compagnia
della irriducibile
disomogeneità
del mio pensare
rispetto all'alternativo Dio?
Banchetto con la giustizia.
s. giovanni diego cuauhtlatoatzin
(veggente di guadalupe)
venerdì II d'avvento
09.12.2022
Vangelo
Non ascoltano né Giovanni né il Figlio dell'uomo.
Dal Vangelo secondo Matteo Mt 11,16-19
In quel tempo, Gesù disse alle folle: «A chi posso paragonare questa generazione? È simile a bambini che stanno seduti in piazza e, rivolti ai compagni, gridano: "Vi abbiamo suonato il flauto e non avete ballato, abbiamo cantato un lamento e non vi siete battuti il petto!". È venuto Giovanni, che non mangia e non beve, e dicono: È indemoniato. È venuto il Figlio dell'uomo, che mangia e beve, e dicono: Ecco, è un mangione e un beone, un amico di pubblicani e di peccatori. Ma la sapienza è stata riconosciuta giusta per le opere che essa compie». Parola del Signore.
